CONCLUSO IL QUARTO
CONGRESSO INTERNAZIONALE
DAR VALOR A LA EDUCACIÓN
INFORMAL Y AL "SERVICE LEARING"
En Castel Gandolfo más de
trescientos participantes de escuelas y universidades de más de cien
naciones.Cristianos, judíos y musulmanes; rectores universitarios, docentes,
pero también estudiantes, para intercambiar ideas, intercambiar experiencias,
crear redes, planificar el futuro, para una universidad y una escuela al
servicio de la persona, de cada persona.
UMEC-WUCT participó en el
Congreso y presentó los objetivos de la Unión.
GIVE VALUE TO INFORMAL
EDUCATION AND "SERVICE LEARING"
CONCLUSION OF THE
FOURTH INTERNATIONAL CONGRESS
In Castel Gandolfo
more than three hundred participants of schools and universities of more than
one hundred nations. Christians, Jews and Muslims; university rectors,
teachers, but also students, to exchange ideas, exchange experiences, create
networks, plan for the future, for a university and a school at the service of
the person, of each person.
UMEC-WUCT participated
in the Congress and presented the objectives of the Union
A Castel Gandolfo oltre trecento partecipanti provenienti da
scuole e università di oltre cento nazioni. Cristiani, ebrei e musulmani;
rettori universitari, docenti, ma anche
studenti, per confrontarsi, scambiare esperienze, creare reti, progettare il
futuro, per un'università e una scuola al servizio della persona, di ogni
persona. Anche l'UMEC-WUCT ha partecipato, illustrando le finalità dell'Unione.
È una “vocazione specifica
per l’educazione informale” quella portata avanti dalla Scholas
Occurrentes, il progetto educativo che Papa Francesco appoggiava quando era
Cardinale e arcivescovo di Buenos Aires e che ora si è trasformata in
fondazione di diritto pontificio. E a definire la loro vocazione è stato
l’arcivescovo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione
Cattolica.
L’occasione è la presentazione del IV Congresso Internazionale
delle Cattedre Scholas, dal 27 al 29 giugno a Castel Gandolfo. Il tema del
Congresso è “Università e scuola. Verso un rilancio dell’università in uscita”.
“Siamo contenti di far
notare – ha detto l’arcivescovo Zani - che
la Congregazione dell’Educazione Cattolica ha accompagnato in la Fondazione di
Scholas Occurrentes, questa esperienza che è nata a Buenos Aires dall’allora
cardinale Jorge Mario Bergoglio”.
Ha proseguito l’arcivescovo: “Da cinque anni abbiamo colto l’originalità di questa esperienza, perché
sottolinea soprattutto l’educazione informale, che si può sviluppare fuori
dalle aule scolastiche, fuori dalle aule universitarie. Noi, che come
Congregazione abbiamo seguito le scuole cattoliche di tutto il mondo, eravamo
attenti al tema della educazione informale, ma da quando abbiamo conosciuto
Scholas Occurrentes abbiamo visto che qui c’è una vocazione specifica. Si va
oltre i mezzi classici, l’aula si apre, gli strumenti sono più belli e
interessanti”.
Il Congresso, promosso dalla Pontificia Fondazione Scholas
Occurrentes, nata a Buenos Aires per mano dell’allora arcivescovo Jorge Mario
Bergoglio, si propone di utilizzare lo strumento dell’educazione al fine di
promuovere cambiamenti sociali. Durante la tre giorni, docenti di 75 Università
provenienti da 30 Paesi di tutto il mondo si confronteranno su innovazione
educativa, sviluppo integrale sostenibile, dialogo interculturale e interreligioso.
Le cattedre Scholas approfondiscono un tema particolare ogni
anno, e quest’anno il tema è quello dei rifugiati.
“Il primo congresso – ha
raccontato Italo Fiorin – aveva come tema
‘Università e scuola: un muro o un ponte?’. L’università non è una cittadella
dove si rinchiude un sapere. L’università è invitata ad essere risorsa, la
cattedra è quella del magistero di Papa Francesco”.