ROME's CHARTER 2016
IN ROME THE JUBILEE OF UNIVERSITIES,
AND OF RESEARCH CENTRES
“Knowledge, Erudition and Education”
The “Science of Education”, session of the International Symposium for University teachers,
aims at thinking in an interdisciplinary way over the themes of Knowledge, wisdom and
education, in the years of instrumental rationality, of technological development, of mass
media and globalization, in which the above mentioned issues have become particularly
complex.
Education in fact seems to face those peculiar aspects unknown even in a recent
past: the teenagers’ open-mindedness towards contingency, variety of experiences and of
new social relations made possible by the new media. Basically young people tend to educate
themselves and to build their own identity through a “mosaic of behaviours”, using a
new experiential flexibility and different communicative opportunities. On the other hand a
“light socialization” is produced and there is a certain difficulty in defining in a unitary sense
one’s own biography.
For this reason the idea of formation in the contemporary society shouldn’t be separated
from those of knowledge and learning, because in the educational process you cannot
give importance only to the transfer of notions, of data, of rules and of a “cold” teaching.
In the post modern era, University cannot be anchored to a reductionist, utilitarian vision of
knowledge and be limited to a simple formal logic, but it should be the place of information
and education where it is possible to ask a question “ on man’s truth” on the relation
between ideals and utilities, between a general sense of knowledge and specialization, a
place in which we can pursue, as Pope Francesco stated, “knowledge in the deepest sense
of the word”.
Representing UMEC-WUCT took part, the secretary general, Giovanni Perrone
THE FINAL DOCUMENT:
THE FINAL DOCUMENT:
CONOSCENZA E MISERICORDIA
la terza missione dell'università
“Conoscenza, sapienza e formazione”
La Sessione “Scienze educative” del Simposio Internazionale dei Docenti Universitari (al quale hanno partecipato oltre mille rettori e docenti provenienti da tutto il mondo) è stata una significativa occasione per riflettere interdisciplinarmente sui temi della Conoscenza, sapienza e formazione, negli anni delle razionalità strumentale, dello sviluppo tecnologico, mass mediatico e della globalizzazione, nei quali tali questioni sono diventate particolarmente complesse.
Infatti, l’educazione sembra misurarsi con aspetti singolari ed inediti rispetto anche al passato prossimo, a cominciare da un’apertura degli adolescenti alla contingenza, alla molteplicità di esperienze e di nuove relazioni sociali rese possibili dai new media. In sostanza, il giovane tende a formarsi e a costruire la propria identità all’insegna di un “mosaico di comportamenti”, volgendo a proprio favore le nuove flessibilità esperienziali e opportunità comunicative: di contro, però, così si produce una “socializzazione leggera” e una certa difficoltà a definire un senso unitario della propria biografia.
A maggior ragione, l’idea di formazione, nella contemporaneità, non dovrebbe essere separata da quelle di conoscenza e di sapienza, perché non si può dare rilievo nel processo educativo solo al trasferimento di nozioni, di dati, di norme e di una “fredda” istruzione.
Nell’epoca postmoderna, l’Università non può essere ancorata a una visione riduzionistica, utilitaristica, della conoscenza e limitarsi soltanto ad una logica formale, ma dovrebbe essere lo spazio informativo e formativo in cui porsi la domanda “sulla verità dell’uomo”, sul rapporto tra idealità e utilità, tra senso generale del sapere e specializzazione, nel quale perseguire, come ha affermato Papa Francesco, “la sapienza nel senso più profondo del termine”.
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