The XIIth International Symposium "Transylvanian School" took place this month at the Faculty of Greek-Catholic Theology in Oradea. The event happened from 11th to 14th of October in the town situated on Crişul Repede River and brought together guests from Romania and Europe. This year's theme was centered on the seminary anniversary, which in 2017 celebrates 225 years of existence.
Cardinal
Francesco Coccopalmerio, President of the Pontifical Council for Legislative
Texts, deliveded the opening speech on law and the person in the majestic Aula
of the City Hall. The audience was made up several representatives teachers and
students of the Greek-Catholic High School of Oradea. Along with them, there was
the Greek Catholic bishop of Oradea, His Excellency Mgr. Virgil Bercea.
In
the following days, the conferences were organized at the Oradea Seminar. Here
the lecturers and researchers from Italy, Poland, Spain, Slovakia, Ukraine,
Hungary and Romania spoke on various themes of Church theology or history.
Everything happened in the larger context of Transylvanian School, a movement of
extraordinary importance for the history of the Romanians. "I am very pleased
that this symposium opens in Oradea, said Bishop Virgil, a high intellectual and
spiritual meeting for our teachers and students".
During the work, several books were launched. Among them is the book by signed Father Cristian Sabau on the search for the historical Jesus, an elaborate study that begins with R. Reimarus and concludes with Joseph Ratzinger / Benedict XVI’s ideas, a book presented by Father Alexandru Buzalic, professor at the Faculty of Theology.
During the work, several books were launched. Among them is the book by signed Father Cristian Sabau on the search for the historical Jesus, an elaborate study that begins with R. Reimarus and concludes with Joseph Ratzinger / Benedict XVI’s ideas, a book presented by Father Alexandru Buzalic, professor at the Faculty of Theology.
This
symposium opens the wish for next year's conference, but also for the one
organized by UMEC/WUCT, the World Catholic Teachers' Encounter in November,
which will occur in the Oradean Seminar.
Il XII Simposio Internazionale "Scuola di Transilvania", organizzato dalla Facoltà di Teologia
Greco-Cattolica di Oradea, si è svolto dall’11 al 14 ottobre nella città di
Crişul Repede. Vi hanno partecipato docenti provenienti non solo dalla Romania,
ma anche da varie parti dell’Europa. Il simposio è stato occasione per
celebrare i 225 anni del Seminario di Oradea.
La prolusione, sul tema “Il diritto e la persona”, è stata svolta dal Cardinale
Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi. La prolusione è stata seguita
anche dai professori e dagli alunni del Liceo Greco-Cattolico di Oradea.Il
vescovo greco-cattolico di Oradea, monsignor Virgil Bercea ha rivolto un
saluto, ringraziando i partecipanti e augurando buon lavoro. ”Sono molto lieto che questo simposio si svolge in Oradea
- ha dichiarato il vescovo – E’ un incontro di alto valore intelettuale e
spirituale per i nostri professori e studenti".
Nei giorni seguenti sono seguiti gli interventi, riguardanti la teologia,
la storia della Chiesa e l’educazione di vari relatori e partecipanti
provenienti da Italia, Polonia, Spagna, Slovacchia, Ucraina, Ungheria e Romania.
Durante i lavori sono state presentate varie
pubblicazioni. Tra questi il libro di padre Cristian Sabau sulla ricerca di
Gesù storico, uno studio che parte da R. S. Reimarus e si conclude con le
idee di Joseph Ratzinger / Benedetto XVI. La prestigiosa opera é stata illustrata da padre Alexandru
Buzalic, professore della Facolta di Teologia.
Il Simposio è stata occasione per lanciare il convegno del prossimo anno, ma anche quello
che si svolgerà nel prossimo novembre, organizzato dalla UMEC/WUCT, Unione Mondiale degli Insegnanti Cattolici, che sarà ospitato dal Seminario di
Oradea dal 10 al 12 novembre, sul tema “L’insegnante di fronte alle sfide dell’oggi”.
I relatori proverranno dal Congo, dalle Filippine, dalla Gran Bretagna, dall’Italia
e dalla Romania.
Adrian Podar
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