mercoledì 21 maggio 2014

CATHOLIC TEACHER IN SCHOOL

WUCT in Sarajevo for CCEE-CEEC - European Congress on school



Jesus : the foundation of the Catholic school
CCEE- CEEC Congress on school issues
Sarajevo, Bosnia – Herzegovina, May 15-18, 2014

Catholic teachers are the core of the educational and missionary action of the Church. Their recruitment and training are now more than ever a challenge for the future of the young generations and the Church. Even their spiritual guidance is a necessity in a rapidly changing Europe. In Sarajevo, the capital city that still bears the wounds of a civil war, but also the hope of schools for Europe, the CCEE- CEEC Congress on the figure of the Catholic teacher in school was held.

Approximately 70 participants, including bishops and national directors of school ministry, teachers and managers, convened by CCEE and CEEC met for four days (May 15-18, 2014) of reflection and discussion around the figure of the Catholic teacher in the European school. The Congress was jointly organized by the School section of the "Catechesis, School, and University" CCEE Commission, and by the European Committee for Catholic Education (CEEC), in collaboration with the Catholic Bishops’ Conference of Bosnia and Herzegovina (BK BiH). ............

http://wuct-umec-pag2.blogspot.it/2014/05/jesus-foundation-of-catholic-school.html

Jesus: Fundament der katholischen Schule
CCEE-CEEC-Kongreß über das Thema “Schule”
Sarajevo, Bosnien-Herzegowina, 15.-18. Mai 2014

Katholische Schullehrer stehen im Mittelpunkt der Bildungs- und Missionstätigkeit der Kirche. So ist seine Anwerbung und Ausbildung eine Herausforderung für die Zukunft der jungen Generationen und der Kirche. In einem Europa, das sich rasant verändert, erweist sich auch ihre spirituelle Begleitung als Notwendigkeit. In Sarajevo, wo ein Bruderkrieg sichtbare Spuren hinterlassen hat und es aber auch Hoffnungen für die Schule in Europa gibt, wurde der CCEE-CEEC-Kongreß über die Rolle des katholischen Schullehrers in der Schule ausgerichtet.

Rund 70 Teilnehmer, darunter Bischöfe und Nationalverantwortliche der Bischofskonferenzen Europas für die Schulseelsorge, sowie vom CCEE und vom CEEC eingeladene Schulleiter und Schullehrer haben vier Tage lang (15. bis 18. Mai 2014) in Sarajevo getagt, über das Bild des katholischen Schullehrers nachgedacht und sich darüber ausgetauscht. Die Tagung wurde gemeinsam von der Sektion „Schule“ der CCEE-Kommission „Katechese, Schule, Universität” und vom Europäischen Komitee des katholischen Schulwesens (CEEC) in Zusammenarbeit mit der Bischofskonferenz Bosnien-Herzegowinas (BK BiH) organisiert. ................


http://wuct-umec-pag2.blogspot.it/2014/05/jesus-fundament-der-katholischen-schule.html


Jésus: Fondement de l’école catholique
Congrès CCEE-CEEC sur l’école
Sarajevo, Bosnie-Herzégovine, 15-18 mai 2014

L'enseignant catholique est au cœur de l'action éducative et missionnaire de l'Eglise. Son recrutement et sa formation sont donc, plus que jamais, un défi pour l'avenir des nouvelles générations et de l'Eglise. Même leur accompagnement spirituel est une nécessité dans une Europe qui change si rapidement. À Sarajevo, une capitale qui porte encore les blessures d'une guerre fratricide mais également l'espoir des Ecoles pour l'Europe, s'est déroulé le Congrès CCEE-CEEC sur le profil de l'enseignant catholique dans l'école.


Environ 70 participants entre évêques et responsables nationaux pour la pastorale de l'école, dirigeants et enseignants, convoqués par le CCEE e par le CEEC se sont rencontrés pendant quatre jours (du 15 au 18 mai 2014) pour réfléchir et discuter du profil de l'enseignant catholique dans les écoles. Le Congrès a été organisé conjointement par la section ‘Ecole’ de la Commission « Catéchèse, Ecole, Université » et par le Comité Européen pour l'Enseignement Catholique (CEEC), en collaboration avec la Conférence Episcopale de Bosnie-Herzégovine (BK BiH). .........

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Gesù: fondamento della scuola cattolica
Congresso CCEE-CEEC sulla scuola
Sarajevo, Bosnia-Erzegovina, 15-18 maggio 2014

L’insegnante cattolico è al centro dell’azione educativa e missionaria della Chiesa. Il suo reclutamento e la sua formazione, sono quindi più che mai una sfida per il futuro delle giovani generazioni e della Chiesa. Anche il loro accompagnamento spirituale risulta una necessità in un’Europa in rapido mutamento. A Sarajevo, nella capitale che reca ancora le ferite di una guerra fratricida, ma anche la speranza di scuole per l’Europa, si è svolto il Congresso CCEE-CEEC sulla figura dell’insegnante cattolico nella scuola.

Circa 70 partecipanti tra vescovi e responsabili nazionali per la pastorale della scuola, dirigenti e insegnanti, convocati dal CCEE e dal CEEC si sono incontrati per una quattro giorni (15-18 maggio 2014) di riflessione e confronto attorno alla figura dell’insegnante cattolico nella scuola. Il Congresso è stato organizzato congiuntamente dalla sezione ‘Scuola’ della Commissione CCEE “Catechesi, Scuola, Università” e dal Comitato Europeo dell’Insegnamento Cattolico (CEEC), in collaborazione con la Conferenza Episcopale di Bosnia-Erzegovina (BK BiH).


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L'INSEGNANTE CATTOLICO NELLA SCUOLA PUBBLICA: TESTIMONE DELLE BEATITUDINI
Intervento del Segretario generale dell'UMEC-WUCT
Report of the Secretary-General WUCT- WUCT
Discurso del Secretario General WUCT WUCT
Rede des Generalsekretärs WUCT -UMEC
Rapport du Secrétaire général UMEC- WUCT


L’INSEGNANTE CATTOLICO NELLA SCUOLA PUBBLICA
TESTIMONE DELLE BEATITUDINI
                                                                                                                                                 Giovanni Perrone *
               Ha ancora senso parlare di presenza di insegnante cattolico nella scuola pubblica? Un educatore deve  essere “incolore”, insapore”, “inodore” per rispettare la diversità degli alunni e per evitare ogni forma di influenza?  Deve saper essere asettico istruttore o motivato educatore?
L’educazione non può essere neutra – ci ricorda papa Francesco. O è positiva o è negativa; o arricchisce o impoverisce; o fa crescere la persona o la deprime, persino può corromperla[1].  Come testimoniare la propria fede, nel rispetto dello specifico della finalità della scuola?  Che cosa significa per un cattolico operare in una scuola cosiddetta “laica”? ….. Queste ed altre domande danno oggi origine a molteplici dibattiti e provocano risposte sovente contrastanti. 
Nel mondo sono varie e spesso contrastanti le situazioni legate a fattori politici, culturali, religiosi.  Si va da forme esasperate di cosiddetta “laicità” delle istituzioni pubbliche a forme, anch’esse talvolta esasperate, di condizionamento o indottrinamento. Emergono realtà ove la laicità viene vissuta (e talora imposta) come avversità verso ogni espressione religiosa, privando  gli alunni di quelle conoscenze e di quegli apprendimenti necessari ad una adeguata lettura e comprensione della società in cui vive e del suo evolversi nel corso della storia o orientandoli verso il vuoto valoriale e culturale.
               Il problema non riguarda solo gli educatori cattolici che operano in istituzioni pubbliche



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